La quadratura del circolo è un simbolo dell’opus alchymicum , in quanto essa scompone l’unità iniziale caotica nei quattro elementi, per poi ricomporli in un’unità superiore. L’unità è rappresentata dal circolo, i quattro elementi dal quadrato.
La produzione dell’Uno dal Quattro avveniva per mezzo di un processo di distillazione, o sublimazione, con un decorso che aveva una forma per così dire “circolare”: il distillato veniva cioè sottoposto a diverse distillazioni affinché l’“anima” o lo “spirito” potessero venir estratti nella loro forma più pura. Di regola al risultato veniva dato il nome di quintessenza, che però non è che uno dei tanti nomi di quell’ “Uno” sempre atteso e mai ottenuto. Esso ha, dicono gli alchimisti, “mille nomi”, come la materia prima. Dal corpo anima e spirito devono venir separati, ciò che equivale a una morte: “Per questa ragione dice anche Paolo di Tarso: ‘Cupio dissolvi et esse cum Christo.’ Lo spirito (o rispettivamente spirito e anima) è il ternarius о numero tre, che prima viene separato dal suo corpo ma, dopo la purificazione di quest’ultimo, viene nuovamente infuso in esso. Il corpo è evidentemente il quarto.
Khunrath fa quindi riferimento a una citazione dello Pseudo-Aristotele, dove dal triangolo inscritto nel quadrato riemerge il cerchio. Questa figura circolare costituisce, assieme all’Ouroboros (il drago che divora sé stesso mordendo con la bocca la propria coda), il mandala alchimistico di base. Sulla via per arrivare all’inconscio, si passerà per la quadratura del cerchio, quest’ultima è un punto di transito, uno strumento, un tramite per raggiungere una meta situata al di là, non ancor formulata. Si tratta di una di quelle strade che portano al centro del non-Io, e che furono battute anche dall’indagine medievale nei tentativi di produzione del Lapis (Pietra filosofale). Come gli stupa contengono al loro interno reliquie del Buddha, così all’interno del quadrato lamaistico, e anche in quello del quadrato della terra cinese, si trova il Santissimo, о l’elemento dotato di effetto magico: la fonte di energia cosmica, il dio Śiva, il Buddha, un bodhisattva о un grande maestro. Anche nei mandala occidentali del Medioevo cristiano, la divinità sta seduta in centro sul trono, spesso in forma di Redentore trionfante con le quattro figure simboliche degli evangelisti.
Jung, Carl Gustav. Opere vol. 12 (Italian Edition) (p.166). Bollati Boringhieri. Edizione del Kindle.
tratto da:https://www.lauravalli.blog/alchimia-trasformativa/simboli-alchemici-la-quadratura-del-cerchio/
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