Dello stesso autore

E così nascono i libri, nell’amore

“E così nascono i libri, nell’amore, e così nascono i libri che nessuno legge mai, e così il libro prima di nascere Dio lo deposita in te come un manciata di fango che diventa luce.
Domandano tutti come si fa a scrivere un libro. Si va vicino a Dio e gli si dice: feconda la mia mente, mettiti nel mio cuore e portami via dagli altri, rapiscimi.
Così nascono i libri, così nascono i poeti.”

tratto da: “Corpo d’amore”, Alda Merini ed. FRASSINELLI, 2001

 

Perfezione

Lapsana communis

I pendoli

“L’energia mentale è materiale, ed essa non scompare senza lasciare traccia. Quando dei gruppi di persone cominciano a pensare in una stessa direzione, le loro “onde mentali” si sovrappongono e nell’oceano di energia si creano delle strutture energetiche d’informazione invisibili ma reali: i pendoli. Queste strutture cominciano a svilupparsi in modo autonomo e a sottomettere le persone alle loro leggi. Una persona capitata sotto l’influenza di un pendolo distruttivo, perde la libertà ed è costretta a diventare un ingranaggio di un grande meccanismo. Il pendolo “oscilla” con tanto più vigore quanto maggiore è il numero di persone -sostenitori- che lo nutre della sua energia. Per esempio, ci si può spingere in altalena solo applicando delle spinte di una determinata frequenza. Questa frequenza si chiama risonanza. Se la quantità di sostenitori del pendolo diminuisce, le sue oscillazioni si smorzano. Quando non rimangono più sostenitori, il pendolo si ferma e, come entità, muore. Per estrarre da una persona la sua energia, i pendoli si afferrano ai suoi sentimenti e alle sue reazioni: insoddisfazione, indignazione, odio, irritazione, ansia, agitazione, abbattimento, sgomento. disperazione, panico, compassione, attaccamento, ammirazione, commozione, idealizzazione, venerazione, entusiasmo, delusione, orgoglio, boria, disprezzo, ripugnanza, offesa, senso del dovere, senso di colpa, eccetera. Il pericolo peggiore per una persona che si è lasciata influenzare da un pendolo distruttivo sta nel fatto che quest’ultimo allontana la sua vittima dalle linee della vita, dove essa può trovare la sua fortuna. Occorre liberarsi dai fini imposti, lottando per i quali l’uomo si allontana sempre di più dal suo cammino. Il pendolo nella sua sostanza, è un “egregor“, ma questa definizione non è pienamente esauriente. Il concetto di “egregor” non riflette l’intero spettro delle sfumature delle relazioni che intercorrono tra l’uomo e dette entità energetiche d’informazione. … Le catastrofi, i cataclismi, i conflitti armati, le crisi economiche si evolvono a spirale. Prima la genesi, poi lo sviluppo, vorticoso che aggrava la tensione, poi il culmine, quando le emozioni sono al massimo della loro intensità, infine lo scioglimento: tutta l’energia si dissolve nelle spazio e s’instaura una tregua temporanea. Più o meno con la stessa dinamica si muove un vortice. L’attenzione di un gruppo di persone viene presa al gancio di un pendolo che incomincia ad oscillare sempre più velocemente, trascinandosi dietro, sulle linee delle vite disgraziate queste persone. Succede che una persona reagisce alla prima spinta del pendolo, per esempio rimane colpita da un evento negativo; in seguito prende parte agli sviluppi della situazione e per finire si ritrova nella zona d’azione della spirale, che l’avviluppa e la risucchia come un imbuto. Il fenomeno di risucchio nell’imbuto viene definito passaggio indotto sulla linea della vita dove la persona finisce per diventare vittima. Il suo riscontro alle spinte del pendolo e il conseguente scambio reciproco di energia d’oscillazione, inducono il suo passaggio su una linea della vita, vicina per frequenza alle oscillazioni del pendolo. Il risultato è che l’evento negativo s’inserisce nello strato di mondo della data persona. “

Tratto da: “Il fruscio delle stelle del mattino”, Reality Transurfing, , Vadim Zeland, MACRO Edizioni, maggio 2010.

L’Amore

Sequenza di papaveri 3

Sequenza di papaveri 2

Sequenza di papaveri 1

Fragola

Notte di Beltane

Maggio. Ciclo dei mesi Torre dell’Aquila nel Castello del Buonconsiglio di Trento

Calendimaggio o cantar di maggio segna l’inizio della primavera e la festa stagionale che apre il periodo in cui la luce torna a prevalere sull’oscurità. La vita ricomincia a scorrere. La maggior parte dei riti di maggio  avevano un valore propiziatorio nei confronti dei prodotti della terra, ma anche una sorta di riconciliazione con le forze della Natura. Un tempo alle processioni nei campi con l’albero di maggio per augurare fecondità, seguiva una sorta di ierogamia, un’ unione reale tra il Re e la Regina.  Le feste dedicate nella Roma antica a Flora dea dell’abbondanza si sono tramandate per diversi secoli, così come il culto celtico di Beltane, dal gaelico irlandese Bealtaine “fuoco luminioso” antica festa pagana che si celebra attorno al primo maggio.

Esagramma 24 I Ching ䷗Il Ritorno (la Svolta)

“L’idea della svolta è indicata dal fatto che, quando ormai le linee scure hanno spinto fuori dall’alto tutte le chiare, c’è di nuovo una linea chiara che entra nel segno dal basso. Il tempo delle tenebre è passato. Il solstizio d’inverno reca la vittoria della luce. Il segno è coordinato all’undicesimo mese, al mese del solstizio (dicembre- gennaio). Da un tempo di decadimento viene la svolta. Riappare la luce forte che prima era stata scacciata. Vi è movimento. Questo movimento, però non ha nulla di forzato. Il trigramma superiore K’un ha per carattere la dedizione.
Si tratta dunque di un movimento naturale, generato spontaneamente. Perciò trasformare il passato è facilissimo. Cose vecchie vengono eliminate, cose nuove introdotte; e tutto corrisponde al tempo e perciò non reca alcun danno. Si formano associazioni di persone con idee affini. E questo aggregarsi avviene pubblicamente; esso corrisponde alla situazione del tempo e perciò ogni aspirazione particolaristica risulta esclusa; né queste unioni danno luogo ad alcun errore. Il ritorno è inerente al corso della natura. Il movimento è circolare, e l’orbita è conchiusa.  Non c’è quindi bisogno di precipitare le cose con artifici: tutto viene da sé, quando il tempo è maturo. Questo è il Tao di cielo e terra. Tutti i movimenti si compiono in sei stadi. Il settimo stadio reca poi il ritorno. Così nel settimo mese dopo il solstizio d’estate, a partire dal quale l’anno digrada, viene il solstizio invernale; così nella settima ora doppia dopo il tramonto il sole risorge. Perciò il sette è il numero della luce giovane, e nasce poichè il sei, il numero delle grandi tenebre, si accresce di uno. Allora il movimento giunge allo stato di quiete.”

tratto da  “I Ching Il Libro dei Mutamenti”, a cura di Richard Wilheilm, ed.ADELPHI pg. 140

Portrait

Raffaello alle Scuderie del Quirinale

La grande mostra di Raffaello, aperta alle Scuderie del Quirinale di Roma lo scorso 5 marzo e subito chiusa a causa dell’emergenza sanitaria, è da oggi visibile online sul sito e sui canali social del museo grazie a un dettagliato video-racconto. La visita virtuale accompagna gli spettatori in una passeggiata tra le sale, attraverso un percorso composto da oltre 200 capolavori provenienti da tutto il mondo. Un modo per consentire al pubblico di ammirare, seppur a distanza, lo splendore dell’arte di Raffaello e la grandiosità del progetto espositivo.

Guardavo oggi persone leggere ai bordi di una strada

Oggi si festeggia la Pasqua ortodossa. Continua questo momento particolare, il quarantesimo giorno in cui gli spostamenti sono ridotti al minimo… solo piccole passeggiate vicino a casa, a causa di un virus che ha bloccato tutto. Guardavo oggi persone leggere ai bordi di una strada che costeggia il fiume che attraversa la città. Il silenzio e il profumo dell’aria erano profondi e intensi. Pensavo che solo fra tanti anni potremo vivere di nuovo questo istante. Forse fra vent’anni, in un ipotetico futuro quando tutte le auto saranno silenziosamente elettriche, si potrà di nuovo in serenità respirare quest’aria, ascoltare di nuovo questo silenzio. Tra poco per fortuna tutto questo finirà, riprenderà il lavoro, il traffico continuo e sporco. Non potremo più come in questi giorni respirare a pieni polmoni. Questa particolare occasione di vivere il mondo, ci è costata cara, ha portato via persone, lavoro, ma è stata una simulazione che nessuno avrebbe mai immaginato possibile ai giorni nostri. E’ come se concretamente si fosse aperta una porta, una possibilità. Adesso nuovi scenari si aprono affinché tutto questo sia realizzabile e sostenibile da parte della società, del sistema. Abbiamo visto concretamente come potrebbe essere, lo abbiamo sognato, per un momento lo abbiamo respirato.

Nuova Viriditas

Forma perfetta pronta a diffondersi

soffione tarassaco

PROGRESS

Once there was a purpose,
so I hear: there was a God. 

It made it all less worthless
and it gave us the because 

we’d all been searching for.
An unarguable truth. 

A reason to be kind and just,
a reason for the noose 

that sent the sinner off to sinnerland
and made us all feel better 

in the knowledge that the righteous
would be right and just forever. 

Once there was religion,
and it ruled. We had it bad.

We fooled ourselves to sleep at night;
This was This, and That was That. 

And if our morals ever shook,
we looked no further than The Book. 

But over time we felt the pressure;
it became the great oppressor. 

And without God, the wars seemed crueller
life seemed bleaker. Art seemed foolish. 

Death seemed stranger now than ever.
What was mankind for? What terror 

flooded us to understand
there was no point, no grander plan. 

There was just living out each day.
Work. Eat. Sleep. Fuck. Pass away. 

Without the fear of retribution
we found guilt-free pleasure

but we lost the sense of union
that had kept us all together. 

We needed something new to fill
the emptiness that grew; 

and what’s better to believe
in than all-you-can-eat Freedom! 

The joy of being who we are
by virtue of the clothes we buy. 

The dream of getting rich enough
to live outside the common life. 

And now, there is no purpose
that exists beyond our needs. 

Now there is the worship
of convenience and speed. 

We run around the circuit,
pit our grace against our greed

And all we have is surplus
to what’s needed and we feed 

our callous little urchins
in the best way that we can. 

And then wonder how they’ve grown
to only know what’s in their hands. 

Now we have the Screen,
and it rules. 

Our kids are perma-plugged into its promise,
admiring all its jewels. 

And couples eat their dinner,
in the glimmer of its rays, 

we stare until we’ve learned
the world’s ways. 

Pre-teens learn what heart-throbs are.
Heart-throbs gorge on hot pork and watch sport.

Reality played for us to sneer and weep at —
here is morality at last! See us caught 

in full colour, high definition. 

Look — a cripple on a blind date.
Look — young people getting fucked in Magaluf, 

look — the mother of a dead son, weeping, irate,
look — a celebrity eating shit and singing Agadoo. 

We used to burn women who had epileptic fits.
We’d tie them to a stake and proclaim them a witch. 

Now 

we’ll put them on a screen if they’ve got nice tits,
but they’ll be torn apart if they let themselves slip. 

We’ll draw red rings round their saggy bits.
And flick through the pictures while we eat bags of chips. 

You can either be a beauty or a beast or a bitch,
you can either be cool or kooky or kitsch.

Before 

you were damned for the things that you did,
or if you didn’t live how the villagers lived. 

Now 

You’re handed the mould and told — fit into this.
And maybe one day you could really be big. 

Behind-the-scenes footage
of a famous last gig. 

Backstage close-up
of the singer’s last twitch. 

Before she pulls her gun out
and blows herself to bits. 

The world is your playground,
go and get your kicks, 

as long as you’re not poor,
or ugly, or sick.

We never saw it coming,
like all the best tricks. 

Once we had the fear;
now we have the fix.

La poesia di Kate Tempest Progresso, è tratta da Hold Your Own/ Resta te stessa, Edizioni E/O, 2018 con testo inglese a fronte. Traduzione di Riccardo Duranti.