Simboli

Fanes

Teogonia orfica
Cronos  crea
dal caos e dall’uovo argenteo,
Fanes, il dio luminoso.
Fanes è il Dio di Jung.

“ Fanes è il Dio che esce luminoso dalle acque
Fanes è il sorriso dell’alba
Fanes è il giorno radioso
E’ l’oggi che mai tramonta
E’ fragore dei fiumi
E’ il sussurrare del vento
E’ fame e sazietà
E’ amore e piacere
E’ mestizia e consolazione
E’ promessa e compimento
E’ la luce che illumina ogni oscurità
E’ il giorno perenne
E’ l’argentea luce della luna
E’ lo sfavillare delle stelle
E’ la stella cadente che brilla, passa e svanisce.
E’ la pioggia di stelle cadenti che torna ogni anno
E’ il sole e la luna che ritornano
E’ il bene e l’abbondanza dell’anno
Egli riempie le ore di vitale entusiasmo
E’ l’abbraccio e il sussurro dell’amore
E’ il calore dell’amicizia
E’ la speranza che ravviva il vuoto
E’ la gioia a ogni nascita
E’ la luce che emana dai fiori
E’ l’ala vellutata della farfalla
E’ il profumo dei giardini in fiore che colma le notti
E’ il canto della gioia
E’ l’albero della luce
E’ il compimento, qualsiasi  miglioramento
E’ tutto ciò che è  melodioso
E’ quel che ha giuste proporzioni
E’ il numero sacro
E’ la promessa di vita
E’ il contratto e la sacra promessa
E’ la varietà dei suoni e dei colori
E’ la santificazione del mattino, del mezzodì e della sera
E’ ciò che è gentile e mite
E’ la redenzione
In verità Fanes è il giorno felice
In verità Fanes  è il lavoro, il suo compimento e la sua ricompensa
E’ l’impresa faticosa e la quiete della sera
E’ il passo nella via di mezzo,il suo inizio, la sua metà e la sua fine
E’ la preveggenza
E’ la fine della paura
E’ il seme che germoglia,  il  bocciolo  che si apre
E’ la porta dell’accoglienza, l’accettazione e la rinuncia
E’ la sorgente e il deserto
E’ il porto sicuro e la notte tempestosa
E’ la certezza nella disperazione
E’ ciò che resta saldo nello sconvolgimento
E’ la liberazione dalla prigionia
E’ consiglio e forza nell’andare  avanti
E’ la grandezza dell’uomo, il suo valore e la sua forza.”

Tratto da Libro Rosso , Liber novus, pg. 301 C.G.Jung ed.Bollati Boringhieri