Personaggi

Stupor Mundi

Federico II
Federico II Hohenstaufen (Jesi26 dicembre 1194 – Fiorentino di Puglia13 dicembre 1250).
Conosciuto con gli appellativi stupor mundi (“meraviglia o stupore del mondo”)Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante che, fin dalla sua epoca, ha polarizzato l’attenzione degli storici e del popolo, producendo anche una lunga serie di miti e leggende popolari. Il suo regno fu principalmente caratterizzato da una forte attività legislativa e di innovazione artistica e culturale, volta a unificare le terre e i popoli, ma fortemente contrastata dalla Chiesa, di cui il sovrano mise in discussione il potere temporale. Federico stesso fu un apprezzabile letterato, convinto protettore di artisti e studiosi: la sua corte fu luogo di incontro fra le culture greca, latina, araba ed ebraica. Uomo straordinariamente colto ed energico, stabilì in Sicilia e nell’Italia meridionale una struttura politica molto somigliante a un moderno regno, governato centralmente e con una burocrazia efficiente.[2] Federico II parlava sei lingue (latinosicilianotedescofrancesegreco e arabo)[3] e giocò un ruolo importante nel promuovere le lettere attraverso la poesia della Scuola Siciliana. La sua corte reale siciliana a Palermo, dal 1220 circa sino alla sua morte, ha visto il primo utilizzo della forma letteraria di una lingua romanza, il siciliano. La poesia che veniva prodotta dalla scuola ha avuto una notevole influenza sulla letteratura e su quella che sarebbe diventata la moderna lingua italiana. La scuola e la sua poesia furono salutate con entusiasmo daDante e dai suoi contemporanei, e anticiparono di almeno un secolo l’uso dell’idioma toscano come lingua d’elite letteraria d’Italia. Federico nacque il 26 dicembre 1194 da Enrico VI (a sua volta figlio di Federico Barbarossa) e da Costanza d’Altavilla, figlia di Ruggero II di Sicilia, dettoIl Normanno[7], a Jesi, nella Marca anconitana, mentre l’imperatrice stava raggiungendo a Palermo il marito, incoronato appena il giorno prima, giorno diNatalere di Sicilia. Data l’età avanzata, nella popolazione vi era un diffuso scetticismo circa la gravidanza di Costanza, perciò fu allestito un baldacchino al centro della piazza di Jesi, dove l’imperatrice partorì pubblicamente, al fine di fugare ogni dubbio sulla nascita dell’erede al trono.