Poesie

Vicinanza

Com’è vicina l’anima tua alla mia,
qualsiasi cosa pensi io la so!
Ma ho segni che ti fanno ancor più vicino
avvicinati ancora e guarda il mio segno segreto!
Vieni dunque come derviscio fra noi,
non scherzare, non dire:”io son già fra voi!”.
Al centro della tua casa io sono come colonna
dal tetto tuo curvo chino giù il capo, come grondaia.
Io son sempre con te nel tumulto del Di del giudizio
non ospite sono, come s’usa fra gli amici del mondo.
Entro io tuo banchetto io giro attorno come calice pieno
e nelle tue battaglie corro avanti come lancia,
e se preferisco morire rapido come il lampo
come il lampo della tua bellezza, sono senza lingua.
Sebbene ebbro come sono, non fa per me differenza 
se dò vita a un morto , se prendo la vita a un vivo.
Se dono la vita per me è grande guadagno,
ché per ogni vita tu doni cento universi!
In questa casa ci sono migliaia e migliaia di morti
e tu assiso fra loro dici:”Ecco il mio regno!”
Un pugno di polvere dice: “io ero treccia!”
un altro pugno di polvere dice “io ero ossa!”
E tu t’arresti stupito, quand’ecco, arriva l’Amore
che dice:”Avanza dunque, io sono il Vivente, l’Eterno!
Stringi al tuo seno il mio petto di gelsomino
che, in questo stesso istante, ti libererò da te stesso!”
taci o Cosroe, e non far parola della dolce Shirin
che di dolcezza tutta mi brucia la bocca.

Rumi