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Nutrimento per la propria anima

“…Dobbiamo però considerare che esiste anche una nutrizione dell’anima e dello spirito. Ci preoccupiamo tanto di nutrire il nostro corpo fisico-eterico ma non ci preoccupiamo generalmente di nutrire la nostra anima ed il nostro spirito, perlomeno non lo facciamo con la stessa cura che abbiamo per il corpo. In molte situazioni di malattia si può davvero parlare di denutrizione interiore o di malnutrizione interiore. Dobbiamo renderci conto di che cosa nutre l’anima e di che cosa nutre lo spirito. Schematicamente possiamo dire che il “nutrimento” consiste in un certo rapporto con il mondo spirituale e con il mondo della verità. Questo rapporto è il primo nutrimento della nostra anima e del nostro spirito per la vita del nostro pensare. Il nostro pensare è sano se ha un giusto rapporto con il mondo della verità. … Dobbiamo nutrire il nostro sentimento, il quale è alimentato soprattutto dal rapporto con il mondo della bellezza. La sfera del bello è estremamente vasta, non comprende solo espressioni dell’arte come un bel quadro o una bella scultura, ma si esprime in infiniti modi nella realtà. E il nostro volere è nutrito da un rapporto con il mondo dei valori morali. Così come proteine, carboidrati e grassi sono il cibo della corporeità fisico eterica, così verità, bellezza e moralità sono nutrimento della vita interiore. Per l’uomo del nostro tempo sorge la necessità profonda di occuparsi individualmente della propria nutrizione interiore. In passato c’era una sorta di nutrizione interiore di massa e la cosa, fino ad un certo punto, ha funzionato bene; oggi ciascuno deve cercare da sé il nutrimento per la propria anima. Analogamente avviene per la nutrizione fisica: non esiste una dieta universale adatta a tutti, ognuno deve percorrere un cammino individuale.”

Tratto da: “ Medicina antroposofica familiare”. Sergio Maria Francardo, EDILIBRI. 2004