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‘Tre prove dell’anima’

“La situazione di fondo dell’anima umana nell’attuale momento evolutivo è quella di un vuoto profondo, ben oltre la situazione di “deserto” di cui parlava Giovanni Battista. Per riempire tale vuoto le Forze dell’Ostacolo inducono il sentire umano al gesto di ‘riempimento’ e autoavvolgimento già caratterizzato e la volontà e il pensiero ad un attivismo che faccia dimenticare la situazione di fondo oppure ad addormentarsi per reimmergersi nella pienezza a contatto con le impressioni fisiologiche. In realtà il vuoto di fondo, permesso dal mondo spirituale perché si sviluppi in esso la libertà, si specifica nelle ‘tre prove dell’anima’: la paura, la solitudine e l’insicurezza. La trattazione di questo argomento va oltre i limiti del presente scritto. Si può dire comunque che la pratica dei sei esercizi mira a colmare nel giusto modo il vuoto animico, conformemente a quanto avviene nel mondo spirituale, in cui esiste una sostanziale pienezza e un ‘horror vacui’ simile peraltro a quello avvertito dall’uomo. Nel mondo spirituale esiste solo il movimento circolare (o il trasferimento istantaneo da luogo a luogo). La rettilineità è legittima nel mondo umano per quanto riguarda l’ambito matematico geometrico-meccanico. I sei esercizi nel loro complesso educano però il pensiero alla flessibilità, all’euritmicicità’; il sentimento non si nutre più soltanto dell’esistente, ma si predispone ad essere fecondato dal sentire cosmico; il volere si rafforza predisponendosi al congiungimento delle forze di volontà terrestri con quelle cosmiche, che solo potrà colmare definitivamente il vuoto animico espresso dalla paura. In ciò la volontà è l’elemento primario fecondato dagli altri due. Nel vincere la solitudine lo sviluppo del sentimento diventa l’elemento primario sostenuto dalla volontà e confortato dalla conoscenza. Nel confronto con l’insicurezza è determinante la comprensione del proprio e dell’altrui karma (orientamento di destino che ognuno si scelto prima dell’incarnazione) che soltanto un lungo processo di conoscenza ed autoconoscenza può garantire attraverso l’esercizio del pensiero. Qui però la volontà aiuta a non distogliere lo sguardo anche dalle tristi realtà, e il sentimento può essere l’elemento estetico che determina le scelte in situazioni di grande incertezza.”

tratto da:Angelo Lanati,” LA VIA DEI SEI ESERCIZI E LE TRE FORZE DELL’ANIMA” (Rielaborazione di un precedente scritto del 1998, in http://www.angelolanati.it/Antroposofia/La%20via%20dei%206%20esercizi.pdf