Riflessioni

Penso ai coccodrilli

CoccodrilloAll’epoca della XVIII dinastia, sotto il regno del Faraone Akhenaton (1350 a.C. – 1334 a.C.) dopo il trasferimento della capitale da Tebe ad Ammana, l’ Egitto vide diffondersi la costruzione di un serie di templi, dedicati alla nuova divinità Aton.  Un  nuovo culto si sviluppò ad opera del Faraone e della moglie Nefertiti. Fu coinvolta la corte imperiale andando in netto contrasto con i riti praticati in precedenza dai sacerdoti di Amon a Tebe e negli altri templi. Contrariamente all’imperante idea politeista, Akhenaton e la moglie Nefertiti introdussero l’idea del monoteismo. Si ipotizza che Akhenaton e la consorte siano stati tra i fautori e i sostenitori dell’apertura di Tre Scuole iniziatiche, che avrebbero in qualche modo reso operative.  I partecipanti passavano per varie iniziazioni che si tenevano nei templi lungo il fiume Nilo. Queste iniziazioni portavano, maschi e femmine, ad usare  ambedue le parti del cervello, per gli uomini il lobo sinistro, legato all’occhio destro e per le donne, il lobo destro dell’encefalo, legato all’occhio sinistro.  Ampliare la possibilità per ciascun sesso di percepire la realtà con occhi diversi, arrivare c comprendere percezioni del mondo che sono peculiari all’uomo e alla donna, esercizi profondi di meditazione e studio, guidati da insegnanti  sviluppava dopo un periodo di 24 anni la possibilità di aprire il “terzo occhio”. Si pensa che  l’iniziato venisse forzato ad affrontare situazioni che normalmente avrebbe evitato, al fine di renderlo più forte e temprato. Ci sono ipotesi che presso il tempio egiziano di Kom Ombo, l’unico dedicato a due divinità,  venissero effettuate particolari  prove  che lavoravano sulle paure umane. Attraversare la piscina dei coccodrilli sacri, in particolari condizioni, non sapendo che che i coccodrilli stessi erano stati prima ben saziati, era indubbiamente una prova che permetteva di fortificare l’iniziando. Quante piscine di coccodrilli ci capita di attraversare nella vita? Quanto l’esperienza di questa esistenza, se vissuta con consapevolezza, ci da modo di capire l’altro universo, quello dell’uomo e quello della donna. Penso ai coccodrilli, a quante volte mi capita di incontrarli, e ogni volta mi ripeto che hanno già mangiato e non mangeranno me.