Simboli

Tulipani a San Valentino

Contrariamente a quanto si pensa i tulipani non sono nati in Olanda. I primi incroci di questo fiore si dice siano stati sperimentati nei giardini della “dimora della gioia” (Topkapi) di Maometto II. Le loro origini sono orientali e il  nome di questo fiore deriva dal turco ‘tullband’, in riferimento ai turbanti di mussola a cui assomigliano.  Il tulipano ispirò innumerevoli poeti e artisti persiani, tanto che fu considerato il simbolo dell’Impero ottomano.  Nella tradizione persiana, il tulipano rosso era donato dall’innamorato alla sua amata. Risale a un’antica leggenda infatti,  all’epoca in cui lo zoroastrismo era la religione dominante, il triangolo amoroso tra il sovrano Cosroe II (590-628 d.C.), la moglie Shirin, regina cristiana di Armenia, e Farhad, un capomastro. Questi si uccise dopo la falsa notizia della morte dell’amata e da ogni goccia del suo sangue che cadde a terra nacque un tulipano rosso. La vicenda fu ripresa e romanzata dal più celebrato poeta epico-romantico della letteratura persiana Nezami Ganjavi (1141-1209 d.C.). Un altro racconto persiano risale alla battaglia di Kerbela (680), durante la quale un soldato del Califfo al Yazid tagliò la testa all’Imam Hossein, nipote del Profeta Maometto, nominato nuovo Califfo, e dal suo sangue sparso nel deserto sbocciò un campo di tulipani rossi. Per questo motivo, nell’Iran contemporaneo si racconta che questi fiori crescono dove viene versato il sangue dei martiri.
Non tutti lo sanno ma è il fiore che rappresenta il vero amore, è il tulipano il fiore simbolo delle dichiarazioni d’amore, cioè quello che inequivocabilmente significa “ti amo”.  Il sultano delle Mille e una notte ne lasciava cadere uno rosso ai piedi di una donna dell’harem per farle capire che era la prescelta. Il tulipano  e’ il simbolo di un amore cercato, ricercato e voluto, costi quel che costi, perché altri uguali non ce n’ è.  Nel 1570 iniziò l’importazione dei tulipani dalla Turchia all’Olanda, dove la coltivazione si diffuse a partire dal 1593. I mercanti veneziani li commercializzavano e i più ricchi presero ad acquistare questi bulbi. In Francia, dai primi del XVII secolo, tra le signore diventò di moda portarli in bouquet. Il bulbo dei tulipani diventò un investimento che crebbe rapidamente con frenesia, diventando una ‘tulipanomania’, una brama febbrile collettiva di possesso che si propagò in Europa dalla Francia ai Paesi Bassi. Gli olandesi, oltre a coltivarli in tutti i giardini, specularono con ‘opzioni di acquisto’ contrattandoli nell’abitazione del mercante Jacob van der Buerse (dal quale prese il nome la Borsa). La ‘bolla dei tulipani’ (1634-37), la prima speculazione capitalista documentata, scoppiò il 5 febbraio 1637, trascinandosi dietro le rovine economiche e i fallimenti degli olandesi. Il 27 aprile 1637 fu emesso un decreto per equiparare l’acquisto e la vendita dei bulbi di tulipano a qualsiasi altro settore, così i prezzi si ridimensionarono.