Saggistica

Spinoza pensiero:Deus sive Natura

Dio in uno stesso atto, pensiero originario, causa se stesso ma causa anche tutte le cose, cioè essendo causa sui in lui c’è l’origine di sé ma anche di tutto ciò che esiste, perché Esso (per Spinoza Dio è impersonale) è l’origine di ogni essenza e di ogni esistenza, è l’origine di tutta la realtà materiale e non materiale, poiché è l’uno-tutto. Quando crea se stesso contemporaneamente appare l’universo e l’universo è Esso stesso, donde la celebre frase Deus sive Natura (Dio, ovvero la Natura). Non c’è differenza tra lui e tutte le cose; cioè non esiste alcuna cosa, al di fuori di Dio, che possa in qualche modo costituirne un limite. Il triangolo è Dio, ma il triangolo è anche la somma degli angoli interni uguale a 180 gradi, quindi come il triangolo è Dio anche la somma degli angoli interni è il triangolo, e anche tutte le cose sono Dio, quindi causa (il triangolo, Dio) ed effetto (la somma degli angoli interni, la Natura) coincidono. Però qui sorge una contraddizione: se Dio si identifica con la natura, allora la natura è perfetta come Dio? ma dov’è la perfezione della natura? È questo il problema che Spinoza affronta argomentando inizialmente con la teoria della doppia causalità. Spinoza dice che ci sono due tipi di causalità. La causalità di Dio è diversa da quella più comune che è quella transitiva in cui la causa passa nell’effetto (per esempio il calore del fuoco passa, transita nell’acqua scaldata) ma c’è anche una causalità immanente in cui l’effetto permane nella causa (ad esempio: pensiero=causa e idee=effetto; le idee come effetto della causa pensiero permangono nel pensiero stesso)Dio è nel mondo, il mondo è in Dio. Se la causalità divina è immanente, se in Dio non c’è differenza tra causa ed effetto, se Dio è in tutto e tutto è in Dio e, se “Deus sive Natura“, allora la natura ha le stesse caratteristiche di Dio. Ma Spinoza dice che tra Dio e le cose non c’è differenza allora il Dio di Spinoza è una potenza impersonale, perché se fosse personale si distinguerebbe dalle cose. Dio in effetti quando fa esistere se stesso con sé fa esistere tutte le cose connesse con lui, come le proprietà del triangolo sono connesse con lui. Le cose sono state prodotte da Dio con somma perfezione perché sono state conseguite con somma precisione che è perfettissima” [24] In questo senso la filosofia di Spinoza prende l’aspetto di una vera e propria “religione della scienza”, quella che si avvicina più alla ragione che alla fede e a cui si arriva attraverso una conoscenza approfondita della natura in cui si scopre la meravigliosa perfezione dell’infinito: torna alla mente la ricerca della perfezione nella Natura di Leonardo che cerca di cogliere Dio nella perfetta trama dei fenomeni naturali.

tratto da:http://it.wikipedia.org/wiki/Baruch_Spinoza