Poesie

“haiku. For a season. per una stagione”, di Andrea Zanzotto

“È la metà degli anni ottanta quando Zanzotto decide di misurarsi direttamente con gli haiku, con quei cristalli di apparente non-senso così ricchi di senso occulto e indefinibile, nella convinzione che il modo migliore per cercare di dar vita ad un’ analoga struttura «scandita su un primordiale bioritmo», si affidi all’ azzardo di scriverli in una lingua straniera, l’ inglese. Traducendoli in italiano soltanto dopo, in un secondo momento. L’ esito di quell’ azzardo è ora sotto i nostri occhi ed è luminoso. Gli haiku hanno al loro centro la natura. E il primo libro di Andrea si intitolava Dietro il paesaggio. Parafrasando quel titolo, si potrebbe dire che qui, in questi «pseudo-haiku», lo sforzo sia di cercare cosa si cela ‘ dietro il linguaggio’ , tenendo sempre, come bussola, la natura.”

di Franco Marcoaldi, tratto da: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/10/18/la-natura-degli-haiku-secondo-zanzotto.html

1 commento »

  1. men Syndrome ha detto:

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